News 13 Aprile 2016 - Area Contabile


NORMATIVA

Investimento in start-up innovative: gli incentivi fiscali nel decreto del MEF

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Sulla Gazzetta Ufficiale n. 84 del 11.4.2016 è stato pubblicato il decreto 25.2.2016 recante " Modalità di attuazione dell'articolo 29 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, recante incentivi fiscali". Per maggiori informazioni scarica il decreto.

 
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Corte dei Conti: Linee di indirizzo per la formazione del bilancio 2016-2018 e per l'attuazione della contabilita' armonizzata negli enti territoriali

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È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 79 del 5.4.2016 la Delibera n. 09/SEZAUT/2016/INPR recante "Linee di indirizzo per la formazione del bilancio 2016-2018 e per l'attuazione della contabilita' armonizzata negli enti territoriali". Per saperne di più scarica la delibera,

 
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Indennità di maternità: in G.U. il decreto per le lavoratrici iscritte alla gestione separata

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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 79 del 5.4.2016 il decreto 24 febbraio 2016 del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali recante "Modifica del decreto 4 aprile 2002 in materia di attribuzione dell'indennità di maternita' alle lavoratrici iscritte alla gestione separata di cuiall'articolo 2, comma 26, della legge n. 335/1995". Per saperne di più scarica il decreto.

 
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Fisco, le novità sull'interpello in una circolare ad hoc delle Entrate

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La legge 11 marzo 2014, n. 23 rubricata "Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita" nel contesto dell'articolo 6 dedicato anche alla gestione del rischio fiscale, governance aziendale ed al sistema del tutoraggio, ha dettatoimportanti linee guida per la revisione dell'istituto dell'interpello, essenzialmente incentrate su tre distinte esigenze: - garantire una maggiore omogeneità nel contesto della disciplina, sia per quanto attiene alla classificazione delle diverse tipologie sia, principalmente, per quanto riguarda la regolamentazione degli effetti e della procedura applicabile; - ridurre i tempi complessivi di lavorazione delle istanze per assicurare una maggiore tempestività nella redazione dei pareri; - procedere ad una razionalizzazione dell'istituto anche attraverso la tendenziale eliminazione delle forme di interpello "obbligatorio", attraverso un bilanciamento del peso degli oneri posti a carico dei contribuenti rispetto ai benefici, valutabili essenzialmente in termini di monitoraggio preventivo, per l'amministrazione finanziaria. Il decreto legislativo 24 settembre 2015, n. 156, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 233 del 7 ottobre 2015, al Titolo I, rubricato Revisione della disciplina degli interpelli, in attuazione delle indicazioni di principio contenute nella legge delega, ha provveduto ad un riordino complessivo del sistema: - intervenendo sull'articolo 11 della legge 27 luglio 2000, n. 212, recante Statuto dei diritti del contribuente (d'ora in avanti Statuto) modificando, fin dalla rubrica, la precedente formulazione della norma al fine di sostituire il riferimento all'interpello ordinario col riferimento all'istituto dell'interpello in tutte le sue articolazioni (articolo 1); - declinando espressamente i requisiti, estrinseci ed intrinseci, per la valida presentazione dell'istanza (articolo 2, titolato "Legittimazione e presupposti" ed articolo 3 "Contenuto dell'istanza"); - disciplinando l'istruttoria ed i tempi di lavorazione delle istanze (in parte contenuti nel nuovo articolo 11 dello Statuto ed in parte disciplinati dalle nuove regole di "Istruttoria dell'interpello" di cui all'articolo 4); - codificando espressamente le cause di inammissibilità delle istanze secondo un approccio contrassegnato da una esigenza di tipicità a garanzia del contribuente. Il decreto, all'articolo 7, contiene una serie di interventi di modifica alle norme sostanziali vigenti finalizzati a renderle compatibili con la nuova disciplina, mediante l'aggiornamento dei riferimenti normativi e la ristrutturazione delle disposizioni che facevano riferimento ad interpelli considerati, secondo la previgente disciplina, obbligatori. L'articolo 8, infine, per quanto di interesse ai fini della presente circolare, rinvia ad un provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle Entrate, da emanare entro 30 giorni dall'entrata in vigore del decreto, che individui le modalità di presentazione delle istanze, gli uffici competenti ai fini della presentazione ed ai fini delle risposte, le modalità di comunicazione delle medesime, nonché ogni altra regola concernente la procedura. Per espressa previsione di legge, alle istanze presentate fino alla data di pubblicazione del provvedimento, si applicano le disposizioni procedurali previgenti, in vigore, appunto, al momento della presentazione. La disposizione è stata dettata al fine di dare una più compiuta attuazione alla esigenza di omogeneità della disciplina, in quanto, attraverso il rinvio al provvedimento, il decreto ha inteso individuare un nuovo corpus di regole procedurali che non hanno trovato posto nelle fonti primarie, con l'obiettivo di sostituire la disciplina procedurale attualmente contenuta in varie fonti secondarie. È, infatti, evidente che non risulta compatibile con le indicazioni della legge delega un sistema caratterizzato dalla presenza di diversi decreti attuativi, tendenzialmente diversificati per le singole tipologie di interpello e contemplanti regole non omogenee sotto vari profili (a titolo di esempio, cfr. decreto ministeriale 13 giugno 1997, n. 195; decreto ministeriale 19 giugno 1998, n. 259; decreto ministeriale 26 aprile 2001, n. 209; decreto ministeriale 21 novembre 2001, n. 429). In attuazione dell'articolo 8, il 4 gennaio 2016 è stato pubblicato il Provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate contenente le nuove disposizioni procedurali applicabili alle istanze validamente presentate a partire dalla predetta data. Ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo n. 156 del 2015, la novella è entrata in vigore il 1° gennaio 2016. Ai sensi dell'articolo 8, comma 4, del medesimo decreto, come appena chiarito, le nuove disposizioni procedurali sono applicabili alle istanze presentate a partire dalla emanazione del provvedimento. Per effetto di entrambe le previsioni sopra riportate: - per le istanze presentate all'ufficio competente fino al 31 dicembre 2015 restano valide le disposizioni di legge previgenti e le disposizioni procedurali contenute nel decreto attuativo di riferimento per la specifica tipologia di interpello presentato; - per le istanze presentate all'ufficio competente a partire dal 1 gennaio 2016 trovano applicazione le regole del decreto, con l'ulteriore distinzione tra istanze validamente presentate fino al 3 gennaio 2016 (che restano assoggettate alle regole procedurali previgenti) e per quelle presentate dal 4 gennaio 2016 cui si applicano le nuove disposizioni procedurali contenute nel Provvedimento. L'Agenzia delle entrate con circolare n. 9/E del 1.4.2026 fornisce chiarimenti in ordine alla disciplina sostanziale e procedurale dell'interpello del contribuente con riferimento alle istanze relative ai tributi amministrati dall'Agenzia delle Entrate. Per approfondire scarica la circolare.

 
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La legge 11 marzo 2014, n. 23 rubricata "Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita" nel contesto dell'articolo 6 dedicato anche alla gestione del rischio fiscale, governance aziendale ed al sistema del tutoraggio, ha dettato ... Continua a leggere

 

Finanziamento a favore degli Istituti di patronato e di assistenza sociale

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Con Decreto direttoriale 18 marzo 2016 è stato disposto il pagamento della prima anticipazione relativa al contributo 2015 a favore degli Istituti di patronato e di assistenza sociale, ai sensi dell'articolo 13 della Legge 30 marzo 2001, n. 152. Lo rende noto il Ministero del Lavoro e della Politiche Sociali con il comunicato diramato in data 31.3.2016. Per saperne di più scarica il decreto.

 
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Con Decreto direttoriale 18 marzo 2016 è stato disposto il pagamento della prima anticipazione relativa al contributo 2015 a favore degli Istituti di patronato e di assistenza sociale, ai sensi dell'articolo 13 della Legge 30 marzo 2001, n. 152. Lo rende noto il Ministero del Lavoro e della Poli ... Continua a leggere

 

Enti territoriali: le nuove regole di finanza pubblica

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È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 70 del 24.3.2016 la circolare 10 febbraio 2016, n. 5 del Ministero dell'Economia e delle finanze concernente le nuove regole di finanza pubblica per il triennio 2016-2018 per gli enti territoriali (Legge 28 dicembre 2015, n. 208)". Per maggiori informazioni vai alla circolare

 
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Prodotti agricoli ed alimentari: in Gazzetta Ufficiale i criteri e le modalità per la concessione di contributi per iniziative volte a sviluppare azioni di informazione

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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 68 del 22.3.2016 il decreto 1.3.2016 del Ministero delle Politiche agricole e forestali recante "Determinazione dei criteri e delle modalita' per la concessione di contributi concernenti iniziative volte a sviluppare azioni di informazione per migliorare la conoscenza, favorire la divulgazione, garantire la salvaguardia e sostenere lo sviluppo dei prodotti agricoli ed alimentari contraddistinti dal riconoscimento U.E., ai sensi del Regolamento (UE) n. 1151/2012, del Regolamento (UE) n. 1308/2013 e del Regolamento (CE) n. 607/2009". Per saperne di più scarica il decreto

 
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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 68 del 22.3.2016 il decreto 1.3.2016 del Ministero delle Politiche agricole e forestali recante "Determinazione dei criteri e delle modalita' per la concessione di contributi concernenti iniziative volte a sviluppare azioni di informazione per migliora ... Continua a leggere

 

Patto di stabilità interno degli Enti Locali: la certificazione del rispetto degli obiettivi

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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 68 del 22.3.2016 il decreto 4 marzo 2016 del Ministero dell'Economia e delle Finanze recante "Certificazione del rispetto degli obiettivi del patto di stabilita' interno degli enti locali, per l'anno 2015". Per maggiori informazioni vai al decreto

 
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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 68 del 22.3.2016 il decreto 4 marzo 2016 del Ministero dell'Economia e delle Finanze recante "Certificazione del rispetto degli obiettivi del patto di stabilita' interno degli enti locali, per l'anno 2015". Per maggiori informazioni vai al decreto ... Continua a leggere

 

Mutui degli Enti Locali: approvato il modello di certificato per la richiesta del contributo per gli investimenti sui mutui contratti nel 2015

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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21.3.2016 il Decreto 25 febbraio 2016 del Ministero dell'Interno recante "Approvazione del modello di certificato relativo ai mutui contratti nell'anno 2015, dai comuni, dalle province e dalle comunita' montane, da ammettere a contributo erariale ai sensi dell'articolo 5-bis, della legge 20 dicembre 1995, n. 539".

 
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È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 67 del 21.3.2016 il Decreto 25 febbraio 2016 del Ministero dell'Interno recante "Approvazione del modello di certificato relativo ai mutui contratti nell'anno 2015, dai comuni, dalle province e dalle comunita' montane, da ammettere a contributo eraria ... Continua a leggere

 
GIURISPRUDENZA

TARI: illegittima la delibera di consiglio comunale adottata oltre il termine di approvazione del bilancio di previsione

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L’art. 1, comma 169, della legge 296 del 2006 dispone che "Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione". L'art. 1, comma 683, della legge 147 del 2013, con riferimento alla TARI dispone che "Il consiglio comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l'approvazione del bilancio di previsione, le tariffe della TARI in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal consiglio comunale o da altra autorità competente a norma delle leggi vigenti in materia". Con Decreto del Ministro dell’Interno del 13 maggio 2015 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione da adottarsi ai sensi dell’art. 151 del TUEL è stato differito al 30 luglio 2015. Sulla base di tale quadro normativo il TAR Reggio Calabria con sentenza del 8.4.2016 n. 392 ha accorto il ricorso proposto dal Ministero dell'economia e delle Finanze contro un Comune diretto all'annullamento della delibera del Consiglio Comunale avente ad oggetto "tassa sui rifiuti" (TARI). Approvazione piano economico finanziario e tariffe 2015, trasmessa al Ministero dell'Economia e delle Finanze, in data 29 settembre 2015, adottata quindi oltre il termine fissato, per l’anno 2015, ai fini dell’approvazione del bilancio di previsione (30 luglio 2015). In particolare il giudice ha rammentato che la giurisprudenza (cfr. Cons. Stato, sez. V, 17 luglio 2014 n. 3808) ha affermato il carattere perentorio del termine previsto dall’art. 1, comma 169, della legge n. 296 del 2006, per come desumibile dal dato testuale della disposizione ("dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all’inizio dell’esercizio purché entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1°gennaio dell’anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno"). Anche in presenza di eventuale autorizzazione all’approvazione del bilancio di previsione oltre il termine previsto dalla legge – con atto avente, con ogni evidenza, natura eccezionale in quanto finalizzato ad evitare le gravi conseguenze che conseguono alla mancata approvazione del bilancio da parte dell’ente locale – va rimarcato che, in assenza di una specifica ulteriore disposizione di legge, siffatta autorizzazione non si estenda al (e non ricomprenda, di conseguenza, il) termine per l’approvazione delle aliquote e delle tariffe, che trovano compiuta ed autonoma disciplina nel citato art. 1, comma 169, della legge 296 del 2006: il quale contiene, peraltro, previsioni sanzionatorie, come l’inapplicabilità delle nuove tariffe e aliquote, ove approvate dopo il termine del 30 novembre (cfr., in termini, delibera n. 4 del 14 gennaio 2014 della Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo per la Calabria; nonché Cons. Stato, sez. V, 26 ottobre 2006 n. 6400). Né la previsione dell’art. 193, comma 3, ultima parte, del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267 (TUEL) (come modificato dall'art. 1, comma 444, della legge 24 dicembre 2012 n. 228, a decorrere dal 1° gennaio 2013; e, successivamente, sostituito dall'art. 74, comma 1, n. 35), lett. c), del D.Lgs. 23 giugno 2011 n. 118, aggiunto dall'art. 1, comma 1, lett. aa), del D.Lgs. 10 agosto 2014, n. 126), per cui "per il ripristino degli equilibri di bilancio e in deroga all’articolo 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, l’ente può modificare le tariffe e le aliquote relative ai tributi di propria competenza entro la data di cui al comma 2", può in alcun modo avvalorare la tesi della derogabilità del termine di che trattasi, atteso che la disposizione da ultimo illustrata si limita a consentire la modifica delle aliquote, ampliando il termine per deliberare, senza peraltro incidere sulla natura perentoria del termine.

 
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L’art. 1, comma 169, della legge 296 del 2006 dispone che "Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione". L'art. 1, comma 683, della legge 147 del 2013, con riferim ... Continua a leggere

 
 
 
 
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