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Antireciclaggio: il MEF non introdurrà ulteriori obblighi per gli operatori
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato MEF n. 227 del 22.11.2013
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze non ha in progetto di modificare la normativa sull’antiriciclaggio introducendo ulteriori obblighi di comunicazione al Cerved e di verifica rafforzata della clientela. Con apposito comunicato viene, infatti, precisato che la Direzione V del Tesoro, istituzionalmente competente alla predisposizione e all’aggiornamento dei provvedimenti di rango primario e secondario in materia di prevenzione del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, smentisce categoricamente la veridicità delle notizie riportate nei giorni scorsi sulla stampa specializzata circa l’intenzione del Mef di prevedere nuove disposizioni che graverebbero gli operatori di maggiori adempimenti e sforzi di controllo.
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato MEF n. 227 del 22.11.2013
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze non ha in progetto di modificare la normativa sull’antiriciclaggio introducendo ulteriori obblighi di comunicazione al Cerved e di verifica rafforzata della clientela. Con apposito comunicato viene, infatti, precisato che la Direzione V del Tesoro, istituz ... Continua a leggere
Contributi erogati dalle Pubbliche Amministrazioni: i criteri generali per la definizione giuridica e tributaria delle erogazioni, come contributi o corrispettivi, chiariti dall'Agenzia delle Entrate
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 34/E del 21.11.2013
Con la circolare n. 34/E del 21.11.2013 l'Agenzia delle Entrate precisa i criteri, condivisi con la Ragioneria Generale dello Stato, la cui applicazione consente di individuare correttamente la natura delle somme erogate, sia ai fini delle norme sulla contabilità pubblica sia ai fini dell’assoggettamento ad IVA. In particolare la corretta qualificazione giuridica di ogni rapporto tra la pubblica amministrazione ed altri soggetti - pubblici o privati - in occasione di erogazioni di danaro è necessaria al fine di inquadrare correttamente le operazioni connesse, sia dal punto di vista amministrativo sia dal punto di vista del trattamento tributario. Una prestazione di denaro qualificata come corrispettivo richiama infatti un insieme di regole, sia per il comportamento dell’amministrazione sia per il trattamento fiscale, che è del tutto differente dall’insieme di regole che disciplina erogazioni qualificabili come contributi: in particolare, dal punto di vista del trattamento tributario ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, le erogazioni qualificabili come contributi, in quanto mere movimentazioni di denaro, saranno escluse dall’imposta, mentre quelle configurabili come corrispettivi per prestazioni di servizi o cessioni di beni rilevanti ai fini dell’imposta in esame vi saranno assoggettate. La normativa comunitaria (in particolare, gli articoli 2 e 73 della Direttiva CE 28 novembre 2006, n. 112), alla luce dell’interpretazione della Corte di Giustizia, definisce in modo ampio l’ambito oggettivo di rilevanza di un’operazione agli effetti dell’imposta in esame. In particolare, si configura un’operazione imponibile in presenza di un rapporto giuridico nell’ambito del quale il compenso ricevuto dal prestatore costituisce il controvalore effettivo del servizio prestato all’utente (cfr. Corte di Giustizia CE, sentenza 23 marzo 2006, Causa C-210/04 e sentenza 3 marzo 1994, Causa C-16/93). In sostanza, il presupposto oggettivo di applicazione dell’IVA può essere escluso, ai sensi della normativa comunitaria, solo qualora non si ravvisi alcuna correlazione tra l’attività finanziata e le elargizioni di denaro. Conformemente alle disposizioni comunitarie, l’Amministrazione Finanziaria si è espressa più volte, in diversi documenti di prassi, con i quali ha chiarito che, in linea generale, un contributo assume rilevanza ai fini IVA se erogato a fronte di un’obbligazione di dare, fare, non fare o permettere, ossia quando si è in presenza di un rapporto obbligatorio a prestazioni corrispettive. In altri termini, il contributo assume natura onerosa e configura un’operazione rilevante agli effetti dell’IVA quando tra le parti intercorre un rapporto giuridico sinallagmatico, nel quale il contributo ricevuto dal beneficiario costituisce compenso per il servizio effettuato o per il bene ceduto. Ad esempio, si è ritenuto sussistente un rapporto sinallagmatico ogni qualvolta la proprietà dei risultati della ricerca ovvero la proprietà dell’opera finanziata sia trasferita in tutto o in parte all’ente finanziatore; rilevano, inoltre, in tal senso la previsione nella convenzione della clausola risolutiva, essendo la risoluzione applicabile soltanto ai contratti a prestazioni corrispettive, nei quali il sacrificio di ciascuna delle parti trova la sua giustificazione nella controprestazione che deve essere eseguita dall’altra (vincolo sinallagmatico), e l’obbligo di risarcimento del danno derivante da inadempimento, che evidenzia un interesse patrimoniale da parte del soggetto erogatore, senza, peraltro, che l’aspetto meramente formale prevalga sul sostanziale assetto voluto dalle parti . Di contro, l’esclusione dal campo d’applicazione dell’IVA è stata ravvisata ogni qual volta il soggetto che riceve il contributo non diventa obbligato a dare, fare, non fare o permettere qualcosa come controprestazione . Al fine di accertare se i contributi di cui trattasi costituiscano nella sostanza corrispettivi per prestazioni di servizi, ovvero si configurino come mere elargizioni di somme di denaro per il perseguimento di obiettivi di carattere generale, occorre fare riferimento al concreto assetto degli interessi delle parti. La corretta qualificazione di una somma come corrispettivo o contributo richiede, inoltre, un’attenta analisi dell’accordo/provvedimento che ne prevede l’erogazione, al fine di verificare se il soggetto che riceve il denaro sia tenuto all’esecuzione dell’attività finanziata o costituisca un mero tramite per il trasferimento delle somme a terzi attuatori, e di determinare se il soggetto erogante sia il committente dei progetti sovvenzionati. La problematica relativa alla qualificazione dei contributi erogati a vario titolo da amministrazioni pubbliche, sia nei confronti di enti pubblici sia nei confronti di enti privati, continua, tuttavia, ad essere riproposta all’esame, sotto forma di istanze di interpello ai sensi dell’articolo 11 della legge 27 luglio 2000, n. 212, ai fini dell’individuazione del corretto trattamento tributario agli effetti dell’IVA. Di qui l'utilità di fornire un quadro di riferimento per il corretto inquadramento in una delle due fattispecie, che le numerose istanze pervenute all'Agenzia delle Entrate dimostrano essere non sempre agevole. Per accedere alla lettura della circolare n. 34/E del 21.11.2013 cliccare su "Accedi al Provvedimento".
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 34/E del 21.11.2013
Con la circolare n. 34/E del 21.11.2013 l'Agenzia delle Entrate precisa i criteri, condivisi con la Ragioneria Generale dello Stato, la cui applicazione consente di individuare correttamente la natura delle somme erogate, sia ai fini delle norme sulla contabilità pubblica sia ai fini dell’assoggett ... Continua a leggere
Imposta di Registro: solidarietà passiva delle "parti in causa" per la registrazione degli atti giudiziari in caso di litisconsorzio facoltativo
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 82/E del 21.11.2013
L'Agenzia delle Entrate con apposito parere risponde all'istanza di interpello afferente la corretta applicazione del principio di solidarietà passiva dell’imposta dovuta per la registrazione degli atti giudiziari rilevando come in considerazione dei principi affermati dalla giurisprudenza, deve ritenersi che il rapporto di solidarietà passiva previsto dall’articolo 57 del TUR debba trovare applicazione solo con riferimento alle parti del processo coinvolte nel rapporto sostanziale considerato nella sentenza, con esclusione, pertanto, dei soggetti che a detto rapporto risultano estranei. Per approfondire cliccare su "Accedi al Provvedimento".
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della circolare dell'Agenzia delle Entrate n. 82/E del 21.11.2013
L'Agenzia delle Entrate con apposito parere risponde all'istanza di interpello afferente la corretta applicazione del principio di solidarietà passiva dell’imposta dovuta per la registrazione degli atti giudiziari rilevando come in considerazione dei principi affermati dalla giurisprudenza, deve ri ... Continua a leggere
Danno erariale: la Corte dei Conti può condannare anche i soggetti privati che ricevono indebitamente finanziamenti pubblici per la loro attività privata
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza della Corte dei Conti
Nella sentenza in esame la Corte dei Conti ha rigettato l'eccezione di difetto di giurisdizione formulata da un privato cittadino citato innanzi alla Corte dei Conti per risarcire al Ministero per le Politiche Agricole e Forestali (MIPAF) il danno derivante dall'indebita percezione di contributi comunitari. La Corte ha richiamato a tal fine la sentenza 1° marzo 2006, n.4511, delle Sezioni Unite della Corte di cassazione che hanno chiarito come la Corte dei conti può condannare anche i soggetti privati che ricevono indebitamente finanziamenti pubblici per la loro attività (pure privata). Più in particolare, ha osservato la Suprema Corte che, in tema di riparto di giurisdizione tra Giudice ordinario e Giudice contabile, "… il baricentro si è spostato dalla qualità del soggetto (privato o pubblico) alla natura del danno e degli scopi perseguiti, cosicché ove il privato, per sue scelte, incida negativamente sul modo d’essere del programma imposto dalla pubblica amministrazione, alla cui realizzazione egli è chiamato a partecipare con l’atto di concessione del contributo, e l’incidenza sia tale da potere determinare uno sviamento dalle finalità perseguite, egli realizza un danno per l’ente pubblico (anche sotto il mero profilo di sottrarre ad altre imprese il finanziamento che avrebbe potuto portare alla realizzazione del piano così come concretizzato ed approvato dall’ente pubblico con il concorso dello stesso imprenditore), di cui deve rispondere dinanzi al giudice contabile". Analoghi concetti sono stati espressi dalle medesime SS.UU. nelle successive pronunzie, 20 ottobre 2006, n.22513 (sempre in fattispecie di erogazione di contributi pubblici a privati), 20 novembre 2007, n.24002, 18 luglio 2008, n.19815 e, da ultimo, ord. n.10062 del 9 maggio 2011, mentre la giurisprudenza contabile è ormai pacifica sul punto (cfr. per tutte Corte dei conti, Sez. I Appello, 25 gennaio 2011, n.20 e 13 giugno 2011, n.256).
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza della Corte dei Conti
Nella sentenza in esame la Corte dei Conti ha rigettato l'eccezione di difetto di giurisdizione formulata da un privato cittadino citato innanzi alla Corte dei Conti per risarcire al Ministero per le Politiche Agricole e Forestali (MIPAF) il danno derivante dall'indebita percezione di contributi co ... Continua a leggere
Fatturazione elettronica: prime istruzioni operative sull'attuazione del Regolamento in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della circolare RGS n. 37/2013
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ha adottato la circolare n. 7 del 4.11.2013 con la quale vengono fornite alle pubbliche amministrazioni le prime istruzioni operative sull'attuazione del Regolamento in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica. L’emanazione del Regolamento in oggetto, entrato in vigore il 6 giugno 2013, avvia il percorso di adeguamento all’utilizzo della fatturazione elettronica nei rapporti economici tra pubblica amministrazione e fornitori introdotto dalla legge 24 dicembre 2007, n.244 all’articolo 1, commi da 209 a 213.Il successivo articolo 6, nel fissare le decorrenze rispetto alla data di entrata in vigore del Regolamento stesso, prevede, tra l’altro, che i Ministeri dal 6 giugno 2014 non potranno accettare fatture che non siano trasmesse in forma elettronica secondo le modalità previste dagli allegati del decreto n.55/2013 e, trascorsi 3 mesi da tale data, non potranno procedere ad alcun pagamento, nemmeno parziale, sino all’invio delle fatture in formato elettronico.Il medesimo articolo introduce, inoltre, la possibilità per le Amministrazioni di un’adesione anticipata al processo di fatturazione elettronica su base volontaria ed a seguito di specifici accordi con i propri fornitori. A tal fine il Sistema di Interscambio verrà reso disponibile alle Amministrazioni ed ai fornitori a decorrere dal 6 dicembre 2013.La Ragioneria Generale dello Stato, a supporto dell’attività dei Ministeri, metterà a disposizione nuove funzionalità di SICOGE che consentiranno l’ottemperanza agli obblighi legati alla ricezione e conservazione delle fatture elettroniche nonché alla gestione delle notifiche verso il Sistema di Interscambio. Il nuovo processo di fatturazione elettronica è pienamente integrato con le attuali funzioni di SICOGE relative alla registrazione e contabilizzazione dei documenti di costo rese obbligatorie dall’art. 6, comma 6, della legge 7 agosto 2012, n. 135 e con l’emissione dei titoli di spesa.Pertanto il processo di lavorazione di una fattura elettronica sarà sostanzialmente analogo a quello attualmente presente in SICOGE per l’ acquisizione della fattura cartacea.In attuazione dei principi di dematerializzazione dei processi ed in accordo con l’Agenzia per l’Italia Digitale nel SICOGE verrà introdotto un registro interno al sistema per la protocollazione delle fatture elettroniche ricevute dal Sistema di Interscambio.Per consentire l’adesione su base volontaria prevista dall’articolo 6 del Regolamento ed in considerazione degli onerosi adempimenti che gravano sui Ministeri alla chiusura dell’ esercizio finanziario, nonché quelli legati alla riapertura del nuovo esercizio, le predette nuove funzioni di SICOGE saranno disponibili a partire dal 4 febbraio 2014.Ferme restando le indicazioni fornite nelle linee guida di cui allegato C del decreto, con la presente circolare si illustrano le attività propedeutiche che i Ministeri dovranno porre in essere per un ordinato avvio degli adempimenti previsti dalle citate norme e per un corretto utilizzo del sistema informativo SICOGE con riferimento a:1. IPA - censimento uffici destinatari di fattura elettronica2. organizzazione dei Ministeri – ruoli coinvolti 3. relazione unità organizzativa IPA - ufficio SICOGE4. descrizione del processoPer continuare nella lettura della circolare cliccare su "Accedi al Provvedimento".
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della circolare RGS n. 37/2013
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato ha adottato la circolare n. 7 del 4.11.2013 con la quale vengono fornite alle pubbliche amministrazioni le prime istruzioni operative sull'attuazione del Regolamento in materia di emissione, trasmissione ... Continua a leggere
Agenzia delle Entrate: su YouTube la guida al Bonus arredi
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del video Agenzia delle Entrate
Online il video delle Entrate che spiega come ottenere l’agevolazione. Per accedere al video cliccare su "Accedi al Provvedimento".
Comuni: modificata la procedura di trasmissione telematica delle delibere di approvazione delle aliquote o tariffe e dei regolamenti concernenti i tributi comunali
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della nota MEF del 11.11.2013
Con nota prot. n. 24674 del 11.11.2013 la Direzione legislazione tributaria e federalismo fiscale del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha reso nata l'introduzione di alcune modifiche alla procedura di trasmissione telematica attraverso il portale del Federalismo Fiscale, delle delibere di approvazione delle aliquote o tariffe e dei regolamenti concernenti i tributi comunali. Per accedere alla nota cliccare su "Accedi al Provvedimento".
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della nota MEF del 11.11.2013
Con nota prot. n. 24674 del 11.11.2013 la Direzione legislazione tributaria e federalismo fiscale del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha reso nata l'introduzione di alcune modifiche alla procedura di trasmissione telematica attraverso il portale del Federalismo Fiscale, delle delibere di ap ... Continua a leggere
Equitalia: al via la rateizzazione in 120 rate
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato di Equitalia del 12.11.2013
Con la firma del decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze sono state definite le modalità di richiesta dei piani di rateazioni straordinari in 120 rate (10 anni). In particolare Equitalia chiarisce come le nuove disposizioni consentono di chiedere una dilazione fino a un massimo di 120 rate mensili nei casi in cui il cittadino si trovi, per ragioni che non dipendono dalla propria responsabilità, in una grave e comprovata situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica. Possono usufruire di tale beneficio i contribuenti non in grado di pagare il debito secondo la rateazione ordinaria (72 rate mensili) e che, invece, possono sostenere un piano di dilazione più lungo.
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato di Equitalia del 12.11.2013
Con la firma del decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze sono state definite le modalità di richiesta dei piani di rateazioni straordinari in 120 rate (10 anni). In particolare Equitalia chiarisce come le nuove disposizioni consentono di chiedere una dilazione fino a un massimo di 120 r ... Continua a leggere
Corte dei Conti, c'e' danno erariale anche se il reato penale e' prescritto
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza della Corte dei Conti
Dipendenti del Ministero dell'economia e delle Finanze telefonavano al cellulare di una dipendente di altra P.A. al solo fine di ricaricare la SIM concretando un danno erariale pari ad € 6.187,34. Per principio del tutto pacifico in giurisprudenza le sentenze penali con le quali viene dichiarata l'estinzione del reato per amnistia ovvero per prescrizione del reato non hanno autorità di giudicato nel giudizio contabile: tuttavia, in questa sede il giudice può utilizzare come elementi di prova ed assumere gli accertamenti materiali tratti dal processo penale, al fine di effettuare le proprie valutazioni. Orbene, dal corposo fascicolo penale, e, segnatamente, dalla documentazione acquisita per il tramite della Guardia di Finanza (Settore di indagine relativo alle frodi telematiche), è risultato che nel periodo contestato dal requirente penale (marzo 2004 – maggio 2005) tre numeri telefonici del Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno effettuato numerosissime telefonate – della lunghezza, a volte, superiore alle quattro ore – al numero di cellulare della Signora, la quale, allo scopo di conseguire illecitamente la "ricarica" di crediti sul telefono portatile a lei intestato, poneva tali telefonate "in attesa", sì da tenere aperta la linea e conseguire la predetta ricarica in ragione percentuale della durata delle telefonate "in entrata". A tenore della documentazione penale, sul punto mai contestata, il fatto testè rappresentato risulta provato al di là di qualsiasi possibile dubbio. Con l’effetto che si configura il danno (pari all’importo delle telefonate effettuate dai numeri del Ministero al cellulare della convenuta) nonché l’elemento soggettivo sub specie di dolo, essendo di tutta evidenza che l’effettuazione delle telefonate verso il numero di cellulare della signora ed il comportamento di costei di tenere aperta la linea per la durata di ore, allo scopo di conseguire l’ingiusto profitto della "ricarica" della SIM del proprio cellulare, concretano gli estremi di una vera e propria preordinazione dolosa. In considerazione di ciò la la Signora e' stata condannata dal giudice contabile a restituire al Ministero dell’Economia e delle Finanze la somma di € 6.187,34.
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza della Corte dei Conti
Dipendenti del Ministero dell'economia e delle Finanze telefonavano al cellulare di una dipendente di altra P.A. al solo fine di ricaricare la SIM concretando un danno erariale pari ad € 6.187,34. Per principio del tutto pacifico in giurisprudenza le sentenze penali con le quali viene dichiarata l' ... Continua a leggere
Risponde di danno erariale anche il curatore fallimentare
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza della Corte dei Conti
Nel giudizio in esame la Corte dei Conti ha rigettato l’eccezione di difetto di giurisdizione del giudice contabile nei confronti del curatore fallimentare richiamando al riguardo la concorde giurisprudenza contabile e del giudice della giurisdizione secondo cui – ad integrare un rapporto di servizio con soggetti estranei all’amministrazione danneggiata, su cui si radica la giurisdizione del giudice contabile – è sufficiente l’esistenza di una relazione funzionale che implichi la partecipazione del soggetto alla gestione di risorse pubbliche e il suo conseguente assoggettamento ai vincoli ed agli obblighi volti ad assicurare la corretta gestione di tali beni; nell’ambito del rapporto di servizio si colloca dunque anche la figura del curatore fallimentare, a cui l’ordinamento (art. 30 legge fallimentare: rd n.267/1942 ) attribuisce la qualifica di pubblico ufficiale, conferendogli un ruolo essenziale nell’amministrazione del patrimonio fallimentare; l’ampiezza dei poteri attribuitigli lo rende il cardine della gestione sì da consentire la definizione di cooperatore della Giustizia quale organo ausiliare del Giudice; se a tale soggetto fa difetto l’appartenenza organica alla struttura pubblica, ricorre certamente per l’investito la qualità di compartecipe fattivo dell’attività pubblica (v. Cassazione Civile SS.UU. 5 aprile 1993, n. 4060) e quindi un vero e proprio inserimento funzionale, ancorché temporaneo, nell’apparato gestionale dell’amministrazione, quale organo tecnico e straordinario della stessa, con il conseguente assoggettamento alla responsabilità patrimoniale ed alla correlata competenza giurisdizionale della Corte dei conti (Cassazione Civile SS.UU. n. 3358/1994; n. 15599/2009 ).
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza della Corte dei Conti
Nel giudizio in esame la Corte dei Conti ha rigettato l’eccezione di difetto di giurisdizione del giudice contabile nei confronti del curatore fallimentare richiamando al riguardo la concorde giurisprudenza contabile e del giudice della giurisdizione secondo cui – ad integrare un rapporto di serviz ... Continua a leggere
Responsabilità contabile: la costituzione di parte civile nel processo penale della Pubblica Amministrazione nei confronti dei propri dipendenti non preclude la possibilità di proporre e proseguire l'azione di responsabilità amministrativa del P.M. generale o regionale della Corte dei Conti
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza della Corte dei Conti
La costituzione di parte civile nel processo penale della Pubblica Amministrazione nei confronti dei propri dipendenti non preclude la possibilità di proporre e proseguire l'azione di responsabilità amministrativa da parte del P.M. generale o regionale della Corte dei Conti, trattandosi di azione pubblica irrinunciabile ed irretrattabile (cfr. Sez. II Centrale n. 394/2001).
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della sentenza della Corte dei Conti
La costituzione di parte civile nel processo penale della Pubblica Amministrazione nei confronti dei propri dipendenti non preclude la possibilità di proporre e proseguire l'azione di responsabilità amministrativa da parte del P.M. generale o regionale della Corte dei Conti, trattandosi di azione p ... Continua a leggere
Agenzia delle Entrate: 75 milioni di euro di rimborsi Irpef per chi ha perso il lavoro
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato dell'Agenzia delle Entrate del 14.11.2013
Sono oltre 96mila i cittadini che riceveranno le somme a dicembre 75 milioni di euro di rimborsi fiscali sotto l’albero di Natale per gli oltre 96mila contribuenti che, non avendo più un datore di lavoro e vantando un credito fiscale, hanno usufruito dell’opportunità offerta dal Decreto del Fare (art. 51-bis del Dl n. 69/2013) di presentare il modello 730 Situazioni particolari (Sp), lo scorso settembre. L'Agenzia delle Entrate precisa, infatti, che a partire dal 15 dicembre i contribuenti che hanno comunicato il proprio codice Iban riceveranno i rimborsi direttamente sul proprio conto corrente. Per tutti gli altri contribuenti, a partire dal 21 dicembre, saranno, invece, disponibili presso gli uffici postali i rimborsi in contanti. A partire dal 2014 i contribuenti che non hanno più un posto di lavoro potranno presentare la dichiarazione 730 non soltanto nel caso di somme a credito, ma anche nel caso di importi a debito. Per maggiori informazioni cliccare su "Accedi al Provvedimento".
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato dell'Agenzia delle Entrate del 14.11.2013
Sono oltre 96mila i cittadini che riceveranno le somme a dicembre 75 milioni di euro di rimborsi fiscali sotto l’albero di Natale per gli oltre 96mila contribuenti che, non avendo più un datore di lavoro e vantando un credito fiscale, hanno usufruito dell’opportunità offerta dal Decreto del Fare ( ... Continua a leggere
Redditometro bocciato dal Garante per la Privacy. Prescritte modifiche all'Agenzia delle Entrate per conformarlo alla normativa sulla privacy
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato del Garante per la Privacy del 21.11.2013
Prescritte modifiche per rendere conforme lo strumento antievasione alle norme sulla privacy. Il Garante per la privacy ha dato il via libera al cosiddetto "redditometro", ma ha prescritto all'Agenzia delle entrate l'adozione di una serie di misure e accorgimenti per ridurre al minimo i rischi per la privacy delle persone e nel contempo rendere lo strumento di accertamento più efficace nella lotta all'evasione fiscale. Ricorda poi il Garante che per calcolare lo scostamento tra i redditi dichiarati e le spese effettuate e per selezionare i contribuenti da sottoporre a controlli, il nuovo redditometro si fonda sul trattamento automatizzato di dati personali in possesso dell'Agenzia delle entrate - comunicati dallo stesso contribuente o da soggetti esterni (es. società telefoniche, assicurazioni) - e sull'imputazione anche di spese presunte, determinate sulla base dell'attribuzione automatica al contribuente di un determinato "profilo". Questo tipo di trattamento, che comporta la "profilazione" dei contribuenti e presenta rischi specifici per i diritti fondamentali delle persone, ha reso necessaria la verifica preliminare del redditometro da parte del Garante. L'Amministrazione finanziaria ha scelto di quantificare le spese presunte anche ricorrendo alle cosiddette "spese medie Istat" ricavate dall'appartenenza del contribuente ad una specifica tipologia di famiglia e alla residenza in una determinata aera geografica. Nel corso della complessa e approfondita verifica preliminare svolta dal Garante sul sistema di accertamento sintetico del reddito dei contribuenti, sono emersi, anche a seguito di accertamenti ispettivi, numerosi profili di criticità (derivanti, peraltro, anche dallo stesso Decreto ministeriale di attuazione del nuovo redditometro) che rendevano il sistema non conforme alle norme sulla privacy. In particolare, riguardo: alla qualità ed esattezza dei dati utilizzati dall'Agenzia delle entrate; all'individuazione in via presuntiva della spesa sostenuta da ciascun contribuente riguardo ad ogni aspetto della vita quotidiana (tempo libero, libri, pasti fuori casa etc.) mediante l'attribuzione alla generalità dei soggetti censiti nell'anagrafe tributaria della spesa media rilevata dall'Istat; all'informativa da rendere al contribuente. Alcune di queste criticità sono state risolte già nel corso della verifica preliminare mediante i correttivi apportati dall'Agenzia delle entrate, anche su indicazione del Garante. Ulteriori misure a garanzia dei contribuenti sono state invece prescritte dall'Autorità con il provvedimento odierno. Ecco in sintesi le misure che renderanno il nuovo redditometro conforme alla normativa sulla privacy. Profilazione Il reddito del contribuente potrà essere ricostruito utilizzando unicamente spese certe e spese che valorizzano elementi certi (possesso di beni o utilizzo di servizi e relativo mantenimento) senza utilizzare spese presunte basate unicamente sulla media Istat. Spese medie Istat I dati delle spese medie Istat non possono essere utilizzati per determinare l'ammontare di spese frazionate e ricorrenti (es. abbigliamento, alimentari, alberghi etc.) per le quali il fisco non ha evidenze certe. Tali dati infatti, riferibili allo standard di consumo medio familiare, non possono essere ricondotti correttamente ad alcun individuo, se non con notevoli margini di errore in eccesso o in difetto. Fitto figurativo Il cosiddetto "fitto figurativo" (attribuito al contribuente in assenza di abitazione in proprietà o locazione nel comune di residenza) non verrà utilizzato per selezionare i contribuenti da sottoporre ad accertamento, ma solo ove necessario a seguito del contraddittorio. Il "fitto figurativo" dovrà essere attribuito solo una volta verificata la corretta composizione del nucleo familiare, per evitare le incongruenze riscontrate dal Garante (che comportavano l'attribuzione automatica a 2 milioni di minori della spesa fittizia per l'affitto di una abitazione). Esattezza dei dati L'Agenzia dovrà porre particolare attenzione alla qualità e all'esattezza dei dati al fine di prevenire e correggere le evidenti anomalie riscontrate nella banca dati o i disallineamenti tra famiglia fiscale e anagrafica. La corretta composizione della famiglia è infatti rilevante per la ricostruzione del reddito familiare, l'individuazione della tipologia di famiglia o l'attribuzione del fitto figurativo. Informativa ai contribuenti Il contribuente dovrà essere informato, attraverso l'apposita informativa allegata al modello di dichiarazione dei redditi e disponibile anche sul sito dell'Agenzia delle entrate, del fatto che i suoi dati personali saranno utilizzati anche ai fini del redditometro. Contraddittorio Nell'invito al contraddittorio dovrà essere specificata chiaramente al contribuente la natura obbligatoria o facoltativa degli ulteriori dati richiesti dall'Agenzia (es. estratto conto) e le conseguenze di un eventuale rifiuto anche parziale a rispondere. Dati presunti di spesa, non ancorati ad alcun elemento certo e quantificabili esclusivamente sulla base delle spese Istat, non potranno costituire oggetto del contraddittorio. E questo perché la richiesta di tali dati - relativi ad ogni aspetto della vita quotidiana, anche risalenti nel tempo - entra in conflitto con i principi generali di riservatezza e protezione dati sanciti in particolare dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato del Garante per la Privacy del 21.11.2013
Prescritte modifiche per rendere conforme lo strumento antievasione alle norme sulla privacy. Il Garante per la privacy ha dato il via libera al cosiddetto "redditometro", ma ha prescritto all'Agenzia delle entrate l'adozione di una serie di misure e accorgimenti per ridurre al minimo i rischi per ... Continua a leggere
Associazionismo comunale: pagamento alle Regioni del contributo statale anno 2013
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato del Ministro dell'Interno del 25.10.2013
Il Ministero dell'Interno ha disposto il pagamento del contributo statale per l'anno 2013 assegnato alle Regioni per il sostegno delle Unioni e delle Comunità Montane svolgenti l'esercizio associato di funzioni comunali.
Governo: nuovo sito sulle agevolazioni fiscali per la casa
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato Linea Amica del 28.10.2013
Il nuovo sito www.casa.governo.it informa sulle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, l' acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+ per immobili soggetti a ristrutturazione e le detrazioni per l'adeguamento antisismico. Il decreto legge n. 63 del 2013 ha prorogato al 31 dicembre 2013 la possibilità di usufruire della detrazione fiscale del 50% per interventi di ristrutturazione, per un importo fino a 96.000,00 euro, per ogni unità immobiliare. La detrazione andrà distribuita su 10 annualità di pari valore. La detrazione del 65% fino al 31 dicembre 2013 è in vigore per coloro che effettuano interventi antisismici su immobili (strutture abitative o esercizi commerciali) che si trovano in zone ad alto rischio sismico. Per maggiori informazioni cliccare su "Accedi al Provvedimento".
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato Linea Amica del 28.10.2013
Il nuovo sito www.casa.governo.it informa sulle agevolazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici, l' acquisto di mobili e grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore ad A+ per immobili soggetti a ristrutturazione e le detrazioni per l'adeguamento antisismico. I ... Continua a leggere
Enti Locali: 11 novembre 2013 e' il nuovo termine per la presentazione delle certificazioni di rendiconto al bilancio 2012
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato del Ministero dell'Interno
E' in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale del 28 ottobre 2013 relativo al differimento dei termini per la presentazione delle certificazioni di rendiconto al bilancio 2012 degli enti locali. Per accedere al testo del decreto cliccare su "Accedi al Provvedimento".
IMU Immobili Comunali: contributo compensativo anno 2013
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato del Ministero dell'Interno
Con provvedimento del 9.10.2013, e' stato disposto il pagamento del contributo assegnato, nella misura complessiva di 330 Milioni di Euro per l'anno 2013. v ai Comuni che hanno registrato il maggior taglio di risorse operato per l'anno 2012 per effetto dell'assoggettamento degli immobili posseduti dagli stessi comuni nel proprio territorio all'Imu. L'importo dell'attribuzione, per ciascun comune, e' quello riportato nell'elenco A (visualizzabile cliccando su "Accedi l Provvedimento") allegato al Decreto del Ministro dell'Interno ddl 3.10,2013. Le risorse attribuite a ciascun ente sono calcolate in proporzione alle stime di gettito da imposta municipale propria relative agli stessi immobili, per l' anno 2012. L’importo del contributo andrà incassato con i codice Siope 2102 "altri trasferimenti correnti dello Stato".
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato del Ministero dell'Interno
Con provvedimento del 9.10.2013, e' stato disposto il pagamento del contributo assegnato, nella misura complessiva di 330 Milioni di Euro per l'anno 2013. v ai Comuni che hanno registrato il maggior taglio di risorse operato per l'anno 2012 per effetto dell'assoggettamento degli immobili posseduti ... Continua a leggere
Debiti della P.A.: avviata la fase 2, altri 2,5 miliardi in corso di erogazione alle Regioni per il pagamento dei debiti sanitari e più di un 1 miliardo ai Comuni
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato MEF n. 197 del 29.10.2013
13,8 miliardi di euro pagati ai creditori e, in virtù del DL 102/2013 sono ora in corso di erogazione dal Tesoro altri 2,5 miliardi alle Regioni per effettuare i pagamento dei debiti sanitari entro il 31 dicembre di quest’anno, mentre la Cassa Depositi e Prestiti erogherà ai più di mille comuni che ne hanno fatto richiesta un finanziamento complessivo superiore a 1 miliardo di euro il prossimo 31 ottobre. Questi i dati divulgati dal Mef in un apposito comunicato nel quale si da atto dell'avvio della fase 2 presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze e si precisa come la prima fase del pagamento dei debiti arretrati della Pubblica Amministrazione, disposta dal decreto legge 35/2013, ha raggiunto un avanzamento del 69%. Infatti ad oggi risultano rimessi ai creditori complessivamente 13,8 miliardi di euro sul totale di 18 miliardi messi a disposizione dal Tesoro agli enti debitori, in diverse forme (finanziamenti per anticipazione di liquidità, spazi finanziari sul patto di stabilità interno e rimborsi fiscali). Continua il Mef rilevando come con l’aggiornamento odierno, in particolare, si registra rispetto ai dati forniti il 24 settembre scorso un forte avanzamento nel pagamento dei debiti sanitari (+240 milioni) e nell’impiego degli spazi finanziari sul patto di stabilità da parte delle Regioni (+575 milioni relativi al contributo di progetti finanziati con fondi europei), nonché un significativo incremento dei pagamenti da parte dei Comuni (circa 1,4 miliardi, a valere sugli spazi finanziari sul patto di stabilità interno). I debiti sanitari pagati dalle Regioni ammontano complessivamente a 4,1 miliardi sul totale di 4,2 miliardi erogati dal Tesoro. Comuni e province hanno pagato pressoché tutti i debiti consentiti dai finanziamenti ottenuti, che sono stati quindi esauriti. Quasi 2 miliardi disponibili presso il Tesoro sono in attesa che le quattro Regioni destinatarie di questo importo completino gli adempimenti necessari per ottenere il finanziamento. In aggiunta ai 20 miliardi stanziati con il DL 35/2013, il Governo ha avviato una seconda fase con il D.L. 102/2013, che autorizza il pagamento di ulteriori 7,2 miliardi di euro nell’anno in corso. La seconda fase è già decollata: presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze si sono già svolti i tavoli tecnici con esito positivo, le sette regioni interessate hanno sottoscritto il contratto di finanziamento e sono in corso di erogazione da parte del Tesoro ulteriori 2,5 miliardi di euro, che le Regioni dovranno corrispondere ai creditori del comparto sanitario entro il 31 dicembre di quest’anno. Inoltre la Cassa Depositi e Prestiti erogherà ai più di mille comuni che ne hanno fatto richiesta un finanziamento complessivo superiore a 1 miliardo di euro il prossimo 31 ottobre. IL MONITORAGGIO Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha attivato un monitoraggio regolare dell’avanzamento dell’intera procedura che coinvolge in particolare il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, al fine di garantire tanto una corretta allocazione delle risorse finanziarie quanto il rispetto degli impegni degli enti debitori a impiegare queste risorse per saldare rapidamente i debiti scaduti. LA PUBBLICAZIONE SUL SITO MEF La tempestiva informazione al pubblico sull’attuazione è garantita dalla pubblicazione con frequenza quindicinale degli stati di aggiornamento sul sito debitipa.mef.gov.it, dal quale è possibile visualizzare tabelle di sintesi e scaricare file con dettagli sui pagamenti degli enti locali. L’ARTICOLAZIONE DEI PERCORSI FINANZIARI Il decreto "sblocca debiti" e il successivo decreto legge 102/2013 ha attivato un ventaglio di strumenti finanziari articolato per consentire il celere sblocco di liquidità per 27,2 miliardi nel 2013 da destinare al pagamento di debiti risultati certi liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2012. Questi strumenti includono: anticipazioni di cassa agli enti locali sulla base di una convenzione tra Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e il Tesoro, finanziamento del Tesoro alle Regioni e alle province autonome, esclusioni dal patto di stabilità interno, deroga dal patto di stabilità interno delle spese effettuate per il cofinanziamento di interventi programmati con i fondi strutturali dell’UE, l’incremento dei rimborsi fiscali. Ciascuna di queste linee di azione comporta accordi tra le parti per il corretto impiego delle risorse e per la rendicontazione dei pagamenti. I tempi del monitoraggio per le diverse linee di azione sono eterogenei, tuttavia il MEF in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti, ANCI e UPI riesce a fornire un monitoraggio frequente dei pagamenti certificati. Il dato fornito oggi potrebbe quindi essere inferiore ai pagamenti realmente effettuati alla data, in quanto non sono disponibili informazioni sull’impiego degli spazi finanziari delle Regioni mentre l’impiego degli spazi finanziari dei Comuni è parziale e ricostruito grazie a un’indagine campionaria dell’ANCI (che tuttavia fornisce il dato certo rilevato e non un’estensione della stima all’insieme dei comuni, presumibilmente superiore).
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato MEF n. 197 del 29.10.2013
13,8 miliardi di euro pagati ai creditori e, in virtù del DL 102/2013 sono ora in corso di erogazione dal Tesoro altri 2,5 miliardi alle Regioni per effettuare i pagamento dei debiti sanitari entro il 31 dicembre di quest’anno, mentre la Cassa Depositi e Prestiti erogherà ai più di mille comuni che ... Continua a leggere
Utilizzo del contante: il Disegno di legge di Stabilità 2014 non modifica l’attuale regolamentazione sull’uso del contante
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato MEF del 31.10.2013
In relazione al dibattito su presunte iniziative normative relative all’uso del contante, il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha ritenuto opportuno ribadire con apposito comunicato che il Disegno di legge di Stabilità 2014 non contiene alcuna norma destinata a modificare l’attuale regolamentazione dell’utilizzo del contante. In occasione dell’audizione presso le Commissioni riunite V Camera e 5a Senato tenutasi a Palazzo Madama il 29 ottobre, il Ministro ha esposto una relazione, il cui testo integrale è disponibile sul sito www.mef.gov.it, priva di qualsiasi riferimento alla questione. Dopo la relazione, nel replicare a un quesito posto dal sen. Marchi in merito al contrasto all’evasione, il Ministro Saccomanni ha ribadito l’importanza della tracciabilità delle transazioni, senza alcun riferimento a iniziative volte a cambiare la normativa oggi in vigore. Per accedere al testo dell'audizione cliccare su "Accedi al Provvedimento".
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato MEF del 31.10.2013
In relazione al dibattito su presunte iniziative normative relative all’uso del contante, il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha ritenuto opportuno ribadire con apposito comunicato che il Disegno di legge di Stabilità 2014 non contiene alcuna norma destinata a modificare l’attuale regolamenta ... Continua a leggere
Enti Locali: firmato il decreto che riduce gli obiettivi programmatici del patto di stabilità interno per l’anno 2013 delle province e dei comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato RGS del 31.10.2013
È stato firmato il Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’interno, d'intesa con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, concernente la riduzione degli obiettivi programmatici del patto di stabilità interno per l’anno 2013 delle province e dei comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti, in attuazione dell’articolo 1, comma 122, della legge 13 dicembre 2010, n. 220. Per maggiori informazioni e per accedere alla lettura del decreto n. n. 89037 del 30 ottobre 2013 cliccare su "Accedi al provvedimento".
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti del comunicato RGS del 31.10.2013
È stato firmato il Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dell’interno, d'intesa con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, concernente la riduzione degli obiettivi programmatici del patto di stabilità interno per l’anno 2013 delle province e dei com ... Continua a leggere
Disposizioni urgenti in materia di IMU, altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici: pubblicato il testo del Decreto Legge n. 102/2013 coordinato con la legge di conversione n. 124/2013
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti della Legge n.124/2013 - testo coordinato con il DL n. 102/2013
E' disponibile sul sito del Dipartimento delle Finanze il testo del Decreto Legge n. 102/2013 coordinato con la legge di conversione n. 124/2013. Per consultare il testo coordinato cliccare su "Accedi al Provvedimento".
Corte dei Conti: in G.U. la delibera sulle indicazioni agli Enti Locali per la sana gestione delle risorse nel caso del protrarsi dell’esercizio provvisorio e primi indirizzi sulle previsioni di bilancio 2013
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti delle delibera della Corte dei Conti del 14.10.2013 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.254 del 29.10.2013
Sulla Gazzetta ufficiale n. 254 del 29.10.2013 è stata pubblicata la delibera n. 23 della Corte dei Conti - sezione Autonomie, depositata il 14 ottobre 2013 recante "Indicazioni per la sana gestione delle risorse nel caso del protrarsi dell'esercizio provvisorio e primi indirizzi, ex art. 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, relativi al bilancio di previsione 2013". Nella delibera la Corte dopo aver rilevato come nell'attuale contesto, caratterizzato da continui rinvii dei termini di legge, ma, soprattutto, da gravi incertezze sull’ammontare delle risorse disponibili, anche l’effettività del controllo sui bilanci preventivi perde il suo significato, con riguardo, soprattutto, alla funzione di prevenire i rischi di possibili squilibri, di qui la scelta della Corte di non elaborare, come documento autonomo, il questionario relativo alle Linee Guida EE.LL. (ex art. 1, commi 166 e seguenti, della legge 23 dicembre 2005, n. 266) concernente il Bilancio di Previsione 2013. I dati relativi al preventivo 2013 saranno raccolti contestualmente a quelli riferiti al rendiconto dello stesso esercizio, ciò, anche al fine di consentire, alla Corte, una completa visione d’insieme degli andamenti della gestione. In mancanza della approvazione del bilancio di previsione, gli organi di revisione sono chiamati ad una più attenta vigilanza sullo svolgimento della gestione che si svolge al di fuori di precise linee direttive, in un contesto di risorse decrescenti e, pertanto, maggiormente esposta a rischi di squilibri economico-finanziari. Il processo che si attiva è inteso anche a verificare come l’ente abbia gestito la fase di esercizio provvisorio (che può protrarsi fino ad undici dodicesimi) in assenza di uno strumento autorizzatorio approvato e come ciò si possa riverberare su alcuni aspetti della gestione finanziaria dell’ente nel 2013, che si pone in continuità con i risultati del precedente esercizio. In questo scenario la Corte ha inteso richiamare i canoni fondamentali ed i principi contabili che devono governare anche l'esercizio provvisorio del bilancio e sottolinea, in particolare, l’esigenza che siano garantite trasparenza e correttezza contabile degli atti gestori. Nello stesso tempo, la Sezione delle autonomie ha richiamato l’attenzione delle competenti amministrazioni centrali e locali sulle implicazioni che possono derivare da una gestione svolta al di fuori della preventiva emanazione di provvedimenti deliberativi sul bilancio da parte degli organi politici; si tratta di una situazione che può portare ad una opacità della gestione. In considerazione delle anzidette premesse la Corte ha quindi ritenuto utile fornire indicazioni per una gestione dell’esercizio provvisorio improntata a principi di prudenza e atta a salvaguardare la permanenza in corso d’esercizio degli equilibri di bilancio. Le indicazioni allegate alla delibera si articolano nei seguenti 8 punti: a) esercizio provvisorio del bilancio 2013; b) gestione della spesa in esercizio provvisorio e dopo l'approvazione del bilancio 2013; c) controllo e salvaguardia degli equilibri della gestione 2013; d) equilibri di cassa; e) patto di stabilità interno; f) altri vincoli di finanza pubblica; g) continuità della gestione; h) debiti fuori bilancio e passività potenziali. Per accedere al testo integrale della delibera cliccare su "Accedi al Provvedimento".
segnalazione del Prof. Avv. Enrico Michetti delle delibera della Corte dei Conti del 14.10.2013 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.254 del 29.10.2013
Sulla Gazzetta ufficiale n. 254 del 29.10.2013 è stata pubblicata la delibera n. 23 della Corte dei Conti - sezione Autonomie, depositata il 14 ottobre 2013 recante "Indicazioni per la sana gestione delle risorse nel caso del protrarsi dell'esercizio provvisorio e primi indirizzi, ex art. 1, commi ... Continua a leggere